E’ in fase di realizzazione la mia prima Stagione con la lettura del libro di cui sono autore “Ricordo della vita trascorsa dacchè fui chiamato sotto le armi”.
Il libro, una storia vera, nasce inconsapevolmente attraverso il pugno di un reduce della Prima Guerra Mondiale il quale annotò le sue esperienze in prima linea sin dal settembre 1915, in trincea e nel campo di concentramento di Mauthausen allorchè venne fatto prigioniero.
La lettura fa esplodere sentimenti di pietà, sofferenza, preoccupazione quasi si vivesse l’attimo appena letto. Il narratore non ha volontariamente un nome poiché con questa pubblicazione si vuole ricordare il Fante quale rappresentante i soldati di tutte le guerre. È forte il sentimento per la patria, i fratelli italiani chiamati alle armi, l’onore ed il coraggio ma al contempo v’è la pietà e la comprensione del nemico carceriere al quale non si nega il “tozzo” di pane.
Alle 11 del mattino appresso del giorno 23 il 63.o Fanteria inizia l’avanzata ed ecco che allora noi, zaino in spalla, portandosi avanti in suo aiuto se ve n’era di bisogno. Arrivammo a mezzogiorno in mezzo ad un bombardamento terribile, fucileria e mitragliatrici che funzionavano a più non posso, e li ci appostammo ad una trincea appena lasciata dal detto Reggimento che stava avanzando.
Che grida, che strazii che si sentivano dei nostri fratelli distesi feriti al suolo e che non si poteva correre in suo aiuto, e quanti ne passavano feriti leggermente e che potevano andarsene fuori dal pericolo per conto proprio.
“Ricordo della vita trascorsa dacché fui chiamato sotto le armi”, di Claudio Gori / Pagina: 96 / Isbn o codice id: 9788892383463 / link per acquisto: https://bit.ly/3Si1qVP